La moquette è un pavimento decisamente singolare. C’è chi lo ama e chi lo odia ma, a prescindere dai gusti, è sicuramente un tipo di rivestimento che richiede particolari cure. È allora molto importante capire come pulire la moquette in profondità, sia per preservarne nel tempo le caratteristiche sia per poter avere un ambiente pulito e, di conseguenza, salubre.
Ecco allora quali sono i principali metodi di pulizia e con che frequenza andrebbero perpetuati.
- Pulizia superficiale e aspirazione della polvere
- Lavaggio a secco della moquette
- Come pulire la moquette in profondità con il metodo ad iniezione ed estrazione
Pulizia superficiale e aspirazione della polvere
Una delle principali pecche della moquette è quella di attirare e trattenere un sacco di polvere. Polvere che, se non rimossa costantemente, si sedimenta formando uno strato compatto che, oltre ad essere estremamente difficile da rimuovere, diventa l’habitat ideale per una serie di patogeni tra i quali virus, batteri, funghi e allergeni di diversi tipi.
Per questo motivo è bene effettuare una costante pulizia superficiale dell’intera superficie. La frequenza consigliata per l’aspirazione della polvere è di una volta ogni due giorni e, nei casi in cui l’ambiente sia particolarmente frequentato (banche, uffici, hall di alberghi, ecc…) anche una o più volte ogni giorno. Per effettuare l’aspirazione della polvere in modo efficiente è necessario un aspiratore potente con bocchette adatte in modo da non rovinare le fibre del tessuto.
Lavaggio a secco della moquette
Un’altra operazione molto utile per mantenere pulita la moquette è quella del lavaggio a secco, che andrebbe eseguito all’incirca una volta a settimana. Questo è decisamente ottimo per rimuovere le macchie appena formatesi in seguito alla caduta accidentale di liquido e per una corretta manutenzione ordinaria del pavimento.
Per poterla effettuare, tuttavia, è imprescindibile la conoscenza del materiale di cui la moquette è composta. Esso infatti può variare dalle fibre naturali a quelle artificiali, e le fibre naturali possono essere di origine animale (ad esempio lana) o di origine vegetale (ad esempio cotone). Ogni fibra ed ogni colorante ha le sue caratteristiche e le sue debolezze, per questo laddove è possibile si consiglia sempre di consultare le istruzioni messe a disposizione dalla casa produttrice.
Per il corretto utilizzo dei prodotti, invece, è imperativo leggere e seguire le istruzioni riportate sull’etichetta dove è spiegato come pulire la moquette con il prodotto in questione. Solitamente, la pulizia a secco consiste nella distribuzione su tutta la superficie della polvere igienizzante, nell’attesa che questa agisca ed infine nella rimozione di questa attraverso l’aspirazione.
Come pulire la moquette in profondità con il metodo ad iniezione ed estrazione
Sebbene i metodi illustrati sino ad ora siano molto efficaci per una manutenzione costante della moquette, il metodo migliore per pulire la moquette in profondità penetrando ed igienizzando le fibre è sicuramente quello chiamato “ad iniezione ed estrazione”.
Si tratta di un metodo di pulizia professionale effettuato con particolari macchinari, i quali consentono di introdurre nel tessuto una soluzione igienizzante a base di acqua e detergente (scelto dai professionisti per essere il più adatto al tipo di tessuto in questione), lasciare che dissolva lo sporco attirandolo a sé ed infine aspirare tutto insieme lasciando le fibre completamente pulite e prive di ciascun residuo. Questo tipo di pulizia andrebbe effettuata, secondo la frequenza con cui il pavimento viene calpestato, da una volta a settimana ad una volta al mese.
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